Il Museo dei Burattini – Collezione privata della Famiglia Corniani, burattinai di Mantova dal 1944, ha sede a Quingentole in un vecchio cinema ristrutturato.
La sensazione che si ha entrando nel Museo è quella di entrare in un vero e proprio teatro; lo stupore infatti che si prova davanti all'apertura in sequenza di dieci armadi d'epoca, dove sono collocati i pezzi più belli della collezione di burattini insieme ai loro oggetti di scena, ricorda proprio quello suscitato dall'alzarsi di un sipario. Qui il teatro di figura racconta se stesso attraverso i suoi personaggi principali, in una dimensione spazio-temporale di quasi due secoli.
Sono esposte tutte le figure tipiche della tradizione emiliano-padana, oltre a Fagiolino e Sandrone che sono i più conosciuti, Gaspare Testarisa (di origine mantovana), la Polonia (moglie di Sandrone); non mancano gli altri caratteri appartenenti alla Commedia dell’Arte, le maschere di Pantalone, Pulcinella, Arlecchino, Brighella e il Dottor Balanzone.
Il fascino dei burattini risulta amplificato dalla cornice nei quali essi sono ospitati nello stesso museo, costituita da teatrini con sipari, scenografie dipinte su carta e tela e interessanti manifesti e copioni d’epoca: qui i burattini sono a casa loro e contornati da oggetti che appartengono al loro mondo.
Il poter osservare in maniera estremamente ravvicinata i burattini consente ai visitatori di qualunque età di soffermarsi su dettagli che sono spesso tralasciati in una visione a distanza: i tratti del volto e la brillantezza degli occhi, il colore più o meno acceso dell'incarnato, la cura e la preziosità della foggia degli abiti. Contemporaneamente viene svelata la tecnica che anima i burattini e li rende vivi, l'Arte custodita da esperti burattinai che si tramandano di padre in figlio questa conoscenza.
L'uso delle dita di una sola mano di un esperto burattinaio consentono il movimento dei burattini stessi; i gesti e la voce danno vita ai personaggi, sono il “trait d'union” tra l'artista e le sue creazioni, che sembrano possedere quasi una vita propria, diventare “altro” rispetto a chi le anima.
Il Museo può accogliere visitatori e gruppi per un massimo di quaranta persone.
Ad integrazione della visita, che dura circa un'ora e un quarto, viene proposta la proiezione di un filmato che racconta la vita e l'opera del grande maestro Augusto Corniani raccontata attraverso i suoi burattini; un video nel quale si sottolinea come la l'importanza e la peculiarità del teatro di figura stia proprio nella sua capacità di coniugare tra loro storia, arte e tradizione popolare.
La visita al Museo può rientrare in un’offerta didattico-culturale pensata per essere fruita anche attraverso pacchetti studiati ad hoc che sono:
- Visita al Museo dei Burattini (durata totale 60')
- Visita al Museo dei Burattini + Rappresentazione teatrale finale (durata totale 90')
- Visita al Museo dei Burattini + Laboratorio di costruzione del burattino semplice (durata totale 120')
- Visita al Museo dei Burattini + Visita al Museo della Giostra di Bergantino (distanza km 20)
La ragion d’essere del percorso proposto sta nel fatto che i due musei possiedono natura, caratteristiche e finalità condivise: recupero e tutela dell’identità popolare, della quale sia il teatro di figura che lo spettacolo popolare di piazza (circo, cinematografo ambulante, giostre etc).
Rassegna Stampa
- I Corniani, 80 anni nel magico mondo dei burattini, Mantova Uno, 21/02/2024